Operazione Polo

Operazione Polo
Stato di Hyderabad nel 1909
Data13–18 settembre 1948
LuogoStato di Hyderabad
Schieramenti

Dominion dell'India

Stato di Hyderabad
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Lo Stato principesco di Hyderabad fu annesso all'India nel settembre 1948 attraverso un'operazione militare dal nome in codice Operazione Polo, definita "azione di polizia".[1][2][3]

Al tempo della partizione dell'India nel 1947, gli Stati principeschi dell'India, che in linea di principio si autogovernavano nei rispettivi territori, erano soggetti ad una forma di alleanza asimmetrica verso i britannici, che ne controllavano le relazioni esterne. Con l'Indian Independence Act 1947, i britannici abbandonarono tutte le alleanze siffatte, lasciando agli Stati la scelta di ottenere la piena indipendenza.[4][5] Tuttavia, nel 1948 quasi tutti avevano accettato di unirsi all'India o al Pakistan. Un'importante eccezione era data dalla più agiata e ricca principalità, lo Hyderabad, in cui il Nizam, Mir Osman Ali Khan, Asif Jah VII, un governante musulmano che presiedeva una popolazione in gran parte induista, scelse l'indipendenza sperando di conservarla mediante un esercito irregolare.[6] Il nizam era anche incalzato dalla rivolta telangana, che non era in grado di soffocare.[6]

Nel novembre 1947 lo Hyderabad firmò un accordo di stasi[7] con il Dominion dell'India, che manteneva tutte le situazioni precedenti salvo il presidio di truppe indiane nello Stato. L'India avvertiva come una minaccia l'istituzione di uno Stato comunista (questa era un potenziale esito della rivolta telangana, mai sopita) nell'Hyderabad.[8][9] Il potere del nizam si era indebolito a causa della rivolta telangana e dell'ascesa di una milizia radicale, nota come Razakar, che non riusciva ad arrestare. Il 7 settembre Jawaharlal Nehru diede un ultimatum al nizam, esigendo di bandire i razakar e di far tornare le truppe indiane a Secunderabad.[10][11][12] L'India invase lo Stato il 13 settembre 1948, a seguito di un blocco economico paralizzante e di molteplici tentativi di destabilizzare lo Stato attraverso interruzioni ferroviarie, bombardamenti di edifici governativi e incursioni nei villaggi di confine.[13][14][15] Dopo la sconfitta dei razakar, il nizam firmò un Instrument of Accession, unendosi all'India.[16][17]

L'operazione fu accompagnata anche da violenze di massa tra comunità diverse, a volte perpetrate dall'esercito indiano.[18] La Commissione Sunderlal, nominata dal primo ministro indiano Jawaharlal Nehru, concluse, in un rapporto che non sarebbe stato divulgato prima del 2013, che nello Stato erano morte complessivamente dalle 30 000 alle 40 000 persone.[19] Altri osservatori autorevoli stimarono che il numero di morti fosse almeno 200 000.[20]

  1. ^ Hyderabad had tried 'NRC' 71 years ago, and failed, in The Times of India, 15 September 2019.
  2. ^ Hyderabad Police Action, su indianarmy.nic.in, Indian Army. URL consultato il 13 September 2014.
  3. ^ B. Cohen, Kingship and Colonialism in India's Deccan: 1850–1948, Springer, 2007, pp. 159–161, ISBN 978-0-230-60344-8.
  4. ^ S.R. Mehrotra, Towards Indias Freedom And Partition, Delhi, Vikash Publishing House, 1979, p. 247. URL consultato il 17 August 2019.
  5. ^ Vedi Section 7 (1) (b): the suzerainty of His Majesty over the Indian States lapses, and with it, all treaties and agreements in force at the date of the passing of this Act between His Majesty and the rulers of Indian States, all functions exercisable by His Majesty at that date with respect to Indian States, all obligations of His Majesty existing at that date towards Indian States or the rulers thereof, and all powers, rights, authority or jurisdiction exercisable by His Majesty at that date in or in relation to Indian States by treaty, grant, usage, sufferance or otherwise.
  6. ^ a b Barbara D. Metcalf e Thomas R. Metcalf, A Concise History of India, 2nd, Cambridge University Press, 2006, ISBN 978-0521682251.
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore standstill
  8. ^ (EN) Delhi felt Razakars, communists a threat to India, su Deccan Chronicle, 15 settembre 2018. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  9. ^ (EN) Waltraud Ernst e Biswamoy Pati, India's Princely States: People, Princes and Colonialism, Routledge, 2007, ISBN 978-1-134-11988-2.
  10. ^ A. Siddiqi, Pakistan Seeks Security, Longmans, Green, Pakistan Branch, 1960, p. 21.
  11. ^ L.D. Benichou, From Autocracy to Integration: Political Developments in Hyderabad State, 1938-1948, Orient Longman, 2000, p. 231, ISBN 978-81-250-1847-6.
  12. ^ V.H. Desai, Vande Mataram to Jana Gana Mana: Saga of Hyderabad Freedom Struggle, Bharatiya Vidya Bhavan, 1990, p. 142.
  13. ^ Sunil Purushotham, Internal Violence: The "Police Action" in Hyderabad – CSSH. URL consultato il 18 marzo 2024 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2022).
  14. ^ (EN) New book on Hyderabad's Invasion, 1948's Police Action, su The Milli Gazette – Indian Muslims Leading News Source. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  15. ^ Taylor C. Sherman, The integration of the princely state of Hyderabad and the making of the postcolonial state in India, 1948 – 56 (PDF), in Indian Economic & Social History Review, vol. 44, n. 4, 2007, p. 489–516, DOI:10.1177/001946460704400404.
  16. ^ Chandra Mukherjee, 2008, p. 96
  17. ^ Srinivasa Rao Apparasu, How Hyd merger with Union unfolded, su Hindustan Times, 16 settembre 2022.
  18. ^ Thomson, Mike, Hyderabad 1948: India's hidden massacre, su bbc.co.uk, BBC, 24 September 2013. URL consultato il 24 September 2013.
  19. ^ Noorani, 2014, Appendix 15: Confidential notes attached to the Sunderlal Committee Report, pp. 372–373
  20. ^ Smith, 1950, p. 46

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